ATENE – Dove la guerra imperversa ormai da 46 giorni, lo sport non si ferma. Lo Shakhtar Donetsk ha iniziato ieri il suo “Football for Peace Tour”, che consiste nel giocare partite amichevoli per raccogliere fondi destinati ad aiutare l’Ucraina.
La prima partita si è svolta allo stadio Karaiskakis dell’Olympiakos, dove i padroni di casa si sono imposti per 1-0. Ma il risultato in questa occasione conta poco. I giocatori sono scesi in campo indossando maglie con il nome delle città più colpite dalla guerra che la Russia ha iniziato più di un mese e mezzo fa, e portando la bandiera ucraina. Alla partita hanno assistito 5’000 tifosi.
Sugli spalti invece 176 posti sono stati occupati da peluches e giocattoli, un gesto per ricordare i bambini che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto.
La squadra è originaria del Donbass, la regione dove nei prossimi giorni dovrebbe concentrarsi maggiormente il conflitto. Ma sono già diversi anni, dal 2014, che lo Shakhtar Donetsk non disputa più le partite all’interno della Donbass Arena a causa degli scontri nella regione. Inizialmente gli incontri venivano giocati allo stadio di Leopoli fino al 2017. La squadra si è poi trasferita a Charkiv fino al 2020, per arrivare infine a disputare le partite allo stadio olimpico di Kiev.
Le prossime partite del “Football for Peace Tour” vedranno lo Shakhtar Donetsk affrontare il Lechia a Danzica il 14 aprile, il Fenerbahçe il 19 aprile in Turchia e l’Hajduk Spalato in Croazia il primo maggio.
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