Con la primavera ha riaperto le porte l’Osteria Torre a Cona che, fattasi spazio solo un anno fa tra i vigneti dell’azienda, è entrata subito nei cuori dei gourmand. Complice un luogo dalla bellezza incantata e un’atmosfera di elegante relax, gli chef Maria Probst e Cristian Santandrea hanno saputo toccare le corde giuste e si sono conquistati l’esigente pubblico toscano con piatti mai banali, ingredienti semplici accostati con creatività e soprattutto tanta dedizione.
Sono diventati già un “classico” le Acciughe con la salsiccia, antipasto che prima ha incuriosito e poi ha fatto innamorare pubblico e critica, e i Pici al ragù di cinta senese, che rivela inaspettati livelli di gusto con il finocchietto e le briciole di pane nel latte. Per il 2022 gli Chef hanno sfruttato l’inverno per cercare nuovi fornitori, testare la trafila in bronzo per la loro pasta e studiare nuove-antiche ricette per catturare il palato dei loro ospiti locali e internazionali.
Tra questi l’antipasto Cibreo di fegatini di faraona al Vin Santo Torre a Cona o i Fusilloni di farina integrale con formaggio erborinato, piselli freschi e pomodorini marinati, cedro candito o ancora il Maiale in porchetta, cipolle in agrodolce e cicoria. E per finire Christian Santandrea ha inventato quest’anno il Semifreddo alla Grappa Riserva del Chianti di Torre a Cona e croccante alle mandorle.
La sala è sempre sotto il controllo garbato di Maxime Walkowiak. Nei calici si può gustare tutta la gamma della tenuta: la storica Riserva Badia a Corte e la Riserva Terre di Cino come massime espressioni del Sangiovese di famiglia, il Colorino in purezza Casamaggio per farsi stupire, un’inaspettata espressione di Merlot oppure il Chianti Colli Fiorentini Torre a Cona, fresco, agile e perfetto con ogni piatto. In carta ci sono ovviamente anche un’accurata selezione di vini del territorio e qualche referenza da altre zone della Toscana.
I tavoli dell’Osteria Torre a Cona si trovano nella limonaia della omonima dimora settecentesca che fa capolino sulla strada tra San Donato e Rignano sull’Arno, sulle prime colline a est di Firenze, a soli 30 minuti dalla città. L’Osteria completa il trinomio della realtà di Torre a Cona che vede una grande tradizione vitivinicola affiancata oggi da un’ospitalità intima e raffinata: solo 25 camere, tutte diverse e affacciate su un paesaggio rinascimentale disegnato da vigneti e ulivi. Sempre in tema ospitalità, con la nuova stagione Torre a Cona offre anche una lounge, per gustare la migliore mixology contemporanea prima e dopo cena. Sia per gli ospiti della tenuta, sia per chi cerca una pausa elegante appena fuori città.
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