Il mercato del fashion da sempre riesce a muovere grandi cifre e a realizzare grandi sogni.
Da qualche anno ormai, le più grandi firme hanno dettato una nuova tendenza.
Il green ed il rispetto per l’ambiente sono di moda.
Lo dimostrano anche le nuove creazioni presentate alla Première Vision Parigi.
I tessuti vegan alla Première Vision Parigi
Sostenibilità ed economia circolare: queste le due colonne portanti della nuova moda di lusso.
La prestigiosa fiera francese ha presentato un tripudio di abiti ed accessori realizzati con la nuova frontiera della ricerca: i tessuti vegan.
Il pellame è out da anni.
Ecco quindi che le più prestigiose case di moda, ma anche i marchi rivolti ad un pubblico meno esclusivo, cercano continuamente novità da proporre ai propri clienti in ottica green.
Un esempio?
Bananatex: un’azienda che utilizza foglie di banana delle Filippine per realizzare borse, magliette e una linea di scarpe per H&M.
Alla Premièere Vision di Parigi ha avuto molto successo anche Ananas Anam.
Come suggerisce il nome, il brand raccoglie le foglie delle piante di ananas nelle Filippine e lo utilizza per creare un’alternativa di pelle vegetale usata nella realizzazione di esclusive sneakers.
Molto particolare ed innovativa poi la proposta di Nova Kaeru, un’azienda brasiliana che riesce a creare un tessuto a partire dalle squame del pirarucu – un pesce gigante del Rio delle Amazzoni – unito alla pianta tropicale Colocasia.
Mais, canna da zucchero, ortiche, bambù: i materiali lavorati dalle più moderne aziende sono i più disparati.
Lo scopo è unitario: la ricerca andrà sempre di più a collaborare con l’alta moda per trovare sempre nuove alternative vegan ai tessuti fino ad ora conosciuti.
Per proteggere e continuare a sostenere questo particolare settore, proprio Ananas Anam, Bananatex e Regenerate Fashion hanno lanciato la Fibral Material Alliance, un’associazione tra gli specialisti in tessuti alternativi a base vegetale.
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