nel-terzo-anniversario-della-morte-di-karl-lagerfeld,-vi-sveliamo-in-esclusiva-il-suo-ultimo-progetto-di-interni
Spread the love

Che idee aveva avuto Lagerfeld per rinnovare l’Hôtel?

AAd’A: Ha progettato due suite, che ha chiamato “Les Grands Appartements”, come gli appartamenti reali nella Reggia di Versailles. I due Grands Appartements si trovano al quarto piano, da dove si ha una splendida vista su Plaçe de la Concorde. Fin dalla prima volta che ci siamo incontrati sul posto, era chiaro che avrebbe creato le suite in sequenza, in modo che si potesse apprezzare appieno quella vista. Forse sapete che da lì si può vedere anche il Grand Palais che, come è noto, aveva un significato speciale per lui.

Il designer ha creato ambienti lussuosi e regali.

© STEPHAN JULLIARD

Quanto è durata in tutto la vostra collaborazione per l’Hôtel de Crillon?

AAd’A: Cinque anni, ma come ho detto, la maggior parte del progetto è stata decisa rapidamente. Le boiserie alle pareti, per le quali Karl Lagerfeld si è ispirato al Château de Crécy, demolito durante la Rivoluzione Francese ma comunque ben documentato; i mobili, che ha voluto far rivestire di velluto grigio perché gli piaceva tanto il grigio del cielo di Parigi. Ha detto letteralmente “le gris du bassin de Paris”.

Aline Asmar d’Amman

Ci sono stati dei problemi durante la ristrutturazione?

AAd’A: Abbiamo avuto uno o due problemi, sì. Ricordo, ad esempio, che Karl voleva che il velluto delle coperture avesse una speciale stampa in rilievo. C’era solo un artigiano a Parigi che conosceva ancora questa tecnica, ma mi aveva detto: mi dispiace, lo stampo è stato usato così tanto in passato che potrebbe non venire bene. In qualche modo però poi le cose hanno funzionato. Penso che fosse questo che Karl Lagerfeld apprezzava di me: il fatto che non accettavo un no come risposta.

Karl Lagerfeld e Aline Asmar d’Amman hanno utilizzato toni chiari e classici.

© STEPHAN JULLIARD