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L’ipocrisia della propaganda PD sui morti. È una cosa tristissima da rilevare, è una cosa tremenda da scrivere. Però il PD è veramente indegno.

La politica

Chel a politica possa spesso, non interessarsi all’etica, è una cosa diventata talmente normale, da non fare più neppure indignare nessuno.

Però un limite al cattivo gusto dovrebbe esistere. A Cutro sono morte delle persone. Non le ha uccise semplicemente il naufragio. Le ha uccise un sistema di gestione dei flussi, incontrollato e pericoloso. Le ha uccise l’Occidente, quando non ha difeso la democrazia nel loro paese.

Le vere colpe

Bisogna guardare in faccia alla realtà, ammettendo che i morti arrivano per colpa delle gravi indecisioni, che il blocco Occidentale, ha avuto nel sostenere la democraziazzazione in pianta stabile nei loro paesi.

Quando si scelse di non difendere la Repubblica Islamica dell’Afghanistan e di lasciar vincere i talebani, ci si prese la responsabilità politica e morale anche di tutto quello che sarebbe accaduto agli afgani, che restavano sotto il nuovo regime criminale. Anche le persone che scappano, ed affogano nel mare , sono parte della colpa di quella scelta scellerata. Sono come quei poveri disperati che si attaccavano agli aerei e cadevano mentre questi erano in volo all’aeroporto di Kabul.

Il PD senza argomenti

Tutti sappiamo, che se si lascia in mano ai trafficanti di esseri umani, la gestione dei flussi, purtroppo si arriva ad avere innumerevoli morti . Nel 2023 non si può permettere una nuova tratta di esseri umani.

Eppure si continua ad accettare questo. E si mette all’indice chiunque voglia cercare un approccio più intelligente e legalitario all’immigrazione.

La cosa più squallida è che tutto questo non succede, perché si è veramente convinti che un’accoglienza  indiscriminata sia sostenibile. Succede per un mero calcolo politico . Per un voler presentare in maniera manichea tutta la realtà quotidiana, aizzando la gente contro presunti mostri, presunti criminali, presunti fantasmi.

È questo che non si può perdonare al PD, il voler cercare sempre non l’avversario, ma il nemico. E tutto ciò perché in questo momento il PD soffre la più grave crisi di identità della sua storia. Ha smesso da tempo di parlare di lavoro, di problemi sociali, per parlare solo di nuovi arrivati e di nuovi diritti. Condendo ogni tanto il tutto, con l’eterno presunto pericolo, di un ritorno del defunto fascismo.

Quindi adesso i morti di Cutro, servono soltanto per mascherare l’inconsistenza delle proposte del PD.

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