Dalla nascita fino ai 10 anni, un percorso iniziato in maniera difficile che, però, grazie al giusto incontro, ha spalancato le porte alla speranza e alla fiducia nel futuro
Lega del Filo d’Oro 02 maggio 2022 10:09
La nascita di una nuova vita dovrebbe essere un momento gioioso per la famiglia che la accoglie; purtroppo, però, ci sono situazioni in cui tale evento sconvolge la vita in maniera inaspettata.
È il caso dei genitori di Luigi che, a poche ore dal parto, capiscono subito che c’è qualcosa che non va.
Luigi, infatti, non riesce ad alimentarsi da solo; i medici, quindi, lo allattano con un sondino e, da quel momento, il bambino va in cianosi.
Ne segue una corsa presso altri ospedali più attrezzati e, da lì, ha inizio il calvario.
Francesco, il papà di Luigi, racconta la loro storia.
Luigi e il difficile percorso familiare, tra ricerca e solitudine
Luigi risultò essere ipotonico, non riusciva neppure a stare seduto da solo e si alimentava, unicamente, con liquidi e pappe liofilizzate.
I genitori iniziarono, quindi, un estenuante percorso per cercare di capire quali potessero essere i disturbi del loro bambino.
Fecero eseguire test genetici di vario genere, ma i risultati furono, sempre, negativi.
L’unica cosa accertata era la presenza di un ritardo psicomotorio, che comprendeva disturbi cognitivi, di linguaggio, uditivi e lievi problemi alla vista.
Dagli 0 ai 3 anni il percorso affrontato da Luigi e dalla sua famiglia fu molto duro: pur prodigandosi per fare il possibile, Francesco e sua moglie si sentivano spaesati, non sapendo, nello specifico, cosa fare e come farlo.
Inoltre, non vedendo prospettive per il futuro, il loro morale diventava sempre più cupo.
Fin dalla nascita, Luigi eseguiva sessioni di riabilitazione e, fortunatamente, una delle terapiste che si recava a domicilio consigliò alla mamma e al papà di rivolgersi alla Lega del Filo d’Oro.
Lega del Filo d’Oro: finalmente, un barlume di speranza
Luigi aveva 3 anni quando i suoi genitori si misero in contatto con la sede della Lega del Filo d’Oro di Osimo e, ricevuto l’appuntamento, si recarono presso la struttura.
Già da subito, l’incontro con il personale presente riaccese in loro la speranza: infatti, vennero immediatamente rassicurati e rasserenati riguardo alla condizione di Luigi.
Gli operatori li supportano, aiutandoli a focalizzarsi sulle potenzialità del loro bambino e non sulle mancanze.
E, in effetti, papà Francesco racconta della loro sorpresa nell’osservare come, già dopo soli 4 giorni, Luigi fu in grado di abbandonare il cibo liofilizzato per passare ad alimentarsi normalmente.
In circa quindici giorni ad Osimo, tra terapie e attività utili (e divertenti), Luigi fece passi da gigante.
Un supporto concreto verso una vita più serena
Nel proseguire del percorso con la Lega del Filo d’Oro, si aprì, per Luigi, l’opportunità di frequentare la sede di Osimo per un periodo continuativo ospite della scuola paritaria del Centro per la durata di un anno scolastico.
Dopo un’iniziale ansia da separazione, durante la quale i genitori si spostavano, settimanalmente, da Gela a Osimo, subentrò la gioia e la rassicurazione di vedere i continui miglioramenti di Luigi, che lo hanno reso più libero e capace di esprimere tutto il suo potenziale.
Inoltre, agli enormi progressi del bimbo si unì il forte rapporto umano instaurato con gli educatori, fondato su una grande fiducia e sul senso di famiglia. Di particolare importanza è il rapporto con Daniela, educatrice della Lega del Filo d’Oro che da diversi anni lo segue, protegge e sostiene in ogni piccola battaglia quotidiana.
Oggi, Luigi ha 10 anni ed è molto affettuoso e sereno. Ama andare al mare e adora gli animali.
È molto legato alla sorellina Marta, con la quale adora giocare e “guardare” i cartoni animati e con il fratellino Simone.
Nonostante le difficoltà, Luigi ha fatto moltissimi progressi e vive una vita piena e felice.
Un piccolo gesto dal grande valore
L’aiuto offerto a Luigi e alla sua famiglia ha permesso loro di ritrovare la serenità e la speranza per il futuro; questo è stato possibile lavorando in maniera congiunta sia con il bambino che con i genitori, facendoli sentire supportati e capiti.
Affinché tutti i bambini e i relativi genitori possano avere accesso alla stessa opportunità, è importante supportare la Fondazione con un gesto semplice, gratuito, ma molto significativo: destinare il proprio 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro (c.f. 80003150424).
Visitando il sito è possibile conoscere tutti i dettagli.
Un gesto d’amore che non costa nulla, ma che, per molte famiglie, diventa #unaiutoprezioso.
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