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In Europa il paradiso indiscusso dei surfisti è Nazaré, la mecca delle onde, dove si è registrato l’ultimo record: una parete d’acqua di ben 35 metri d’altezza. Situata a un paio d’ore di auto a nord di Lisbona, Portogallo, sulla costa atlantica, questa cittadina di mare offre spiagge larghissime e panorami memorabili. Ma è diventata celebre per aver registrato un numero incredibile di Big Waves, adatte a campioni e surfisti estremi, ammirate, per la potenza che racchiudono, da tutto il mondo. Per vederne di incredibili, bisogna raggiungere il Promontorio roccioso di  Il Sitio, a picco sul mare, dove le onde si infrangono sulla roccia con una potenza straordinaria, davanti al vecchio faro. A puntare Nazaré sulla mappa dei paradisi del surf, è stato anni fa il campione hawaiano Garrett McNamara, che è riuscito a domare un’onda alta 23,77 metri a Praia do Norte, lo strepitoso litorale situato nella parte settentrionale dell’imponente promontorio, che domina la cittadina, stabilendo un record mondiale. Da allora, da novembre a marzo, Nazaré è presa d’assalto da surfer e appassionati di ogni dove, pronti a sfidare maree incredibili. Dopo McNamara, ad affrontare e vincere questi muri d’acqua è stato il portoghese Hugo Vau, che nel 2018 ha solcato un’onda di ben 35 metri d’altezza, soprannominata “Big Mama”. Un vero record.

Huntington Beach, California

La vera mecca del surf in California è Huntington Beach, Orange County. Con tanto di marchio registrato: “Surf City, USA”. Qui le onde sono pareti d’acqua. I giovani giungono da tutto il mondo con la tavola sotto braccio inseguendo il California Dream. Huntington City Beach è la spiaggia principale, gettonata per gare, per gli sportivi, ma anche per ammirare le peripezie dei campioni sull’acqua.  Il surf break più famoso è Dana Point, diventato ormai un simbolo grazie alle canzoni dei Beach Boys, che inneggiavano a questi lidi nella loro hit “Surfin’ USA”. Doheny State Beach è un must, frequentato non tanto per le onde, che non sono da record, ma soprattutto per la bellezza dei paesaggi. Salt Creek Beach invece è lo spot per professionisti e per sportivi più esperti. Una tappa da non perdere è anche Hobie Surf Shop, lo storico negozio aperto nel 1954, dove entrare nel mood locale e ammirare memorabilia e foto delle leggende delle onde. 

Oahu, Isole Hawaii 

Un vero Eldorado sono le Isole Hawaii, in particolare Oahu, altra capitale mondiale del surf. Con onde che a North Shore superano costantemente i dieci metri, quest’isola selvaggia e lussureggiante è una destinazione da sogno per chi cerca vacanze into the wild: i surfisti si sfidano qui tra gli undici chilometri di sabbia di Sunset Beach, Backdoor, Waimea Baye soprattutto la famosa Banzai Pipeline, un paradiso del surf con i tipici panorami hawaiani: si trova sulla costa nord dell’isola, a Ehukai Beach Park. A renderla famosa sono le mareggiate alte come grattacieli, che s’infrangono sulle acque basse, creando così le onde che i surfisti tanto amano sfidare, un lungo e veloce tubo da attraversare. Inoltre, il fondale è caratterizzato da una sorprendente barriera corallina, che lo rende anche luogo ideale per le immersioni. A chiamarla Banzai Pipeline è stato prima volta il film di Bruce Brown “Surfing Hollow Days”. Vale la pena spingersi anche sulla costa di Haleiwa però. Non si trovano onde da record, ma è una graziosa cittadina molto amata dai surfer, ricca di negozi, bar e locali, ritrovo prediletto degli amanti della tavola.

Bali, Indonesia

Volando in Asia, sulla cresta dell’onda c’è Bali. Le lunghe spiagge dorate, l’energia dell’oceano, le foreste lussureggianti, i templi immobili nel tempo, l’atmosfera esotica. Bali, nel cuore dell’arcipelago indonesiano, è una terra ricca di contrasti e anime differenti, in equilibrio tra spiritualità e divertimento, da sempre una meta amata dai surfisti.  Per chi non teme la forza dell’oceano e le sue grandi onde, le destinazioni più gettonate dell’isola di Bali sono concentrate nella zona a sud—ovest: i posti celebri dove sfidare l’impeto delle acque sono la magnifica Ulu Watu, Padang Padang e Pantai Suluban. Alte scogliere delimitano baie nascoste, spiagge ventose e coste sabbiose: si concentrano in quest’area le scuole di surf e i club che invitano a cavalcare le onde, che vestono l’area di un’atmosfera scanzonata, vibrante di energia positiva. Ma i beach break a Bali sono numerosi, ne offrono diversi anche Canggu, Seminyak e Kuta, ogni luogo ha le proprie particolari caratteristiche di ampiezza e intensità della marea. A fare da filo conduttore c’è la magia dell’isola, che incanta con risaie, tanto verde e un’allure bohémienne unica.

Tarifa, Spagna

Carlos Baca / EyeEm / GettyImages