la-storia-siamo-noi:-10-oggetti-pionieri-del-design
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Durante la guerra, la Piaggio, come moltissime aziende italiane, fu convertita al servizio bellico, con i suoi ingegneri impegnati nella produzione di velivoli da guerra. Nel 1946, la Piaggio si trova scarica di commesse. Ma nel frattempo la mobilità italiana sta ripartendo. E insieme a lei, la voglia di vivere spensieratamente, con leggerezza. Serve un mezzo su due ruote, agile, dinamico, compatto. Lo disegna Corradino d’Ascanio, immettendo nella Vespa tutto il suo sapere tecnico legato alla progettazione di velivoli, pur non avendo mai progettato uno scooter. Serve una motoretta le cui forme allontanino il ricordo dei mezzi militari. E D’Ascanio allora le fa quel vitino da vespa, che le darà il nome e la fama.

Radio Phonola 547, F.lli Castiglioni e Luigi Caccia Dominioni, 1939

La Radio Phonola 547, progettata dai fratelli Pier Giacomo e Livio Castiglioni con Luigi Caccia Dominioni, e prodotta dall’azienda Fimi-Phonola di Saronno.Courtesy Archivio Castiglioni

Nel 1939 Gio Ponti chiama tre giovanissimi progettisti – Luigi Caccia Dominioni, Livio e Pier Giacomo Castiglioni – a curare per la VII Triennale un’esposizione dedicata alla radio. In realtà, fino a quel momento, si parla di «mobile radio» perché l’oggetto nasce già incastonato in un arredo, spesso ingombrante, senza il quale non ha vita autonoma. La radio Phonola 547, progettata proprio in quell’occasione, è il primo oggetto radio che nasce pensato come un apparecchio telefonico, per avere vita propria. Il primo con ricevitore e trasmittente raggruppati negli stessi 24 cm, che lo rendono finalmente leggero, indipendente, soggetto.

Plia, Giancarlo Piretti, 1967

La sedia pieghevole Plia, design di Giancarlo Piretti.Piretti Collection