Provengono dai settori più disparati, alcune sono volti noti, di altre conosciamo magari solo il nome. Ma hanno un comune denominatore, oltre al fatto di essere donne: stanno realmente provando a cambiare il mondo.
Time anche quest’anno ha stilato l’elenco delle sue “women of the year“, ovvero donne dell’anno, persone che hanno davvero un impatto positivo nel mondo in cui viviamo. Tra loro, spicca Amal Alamuddin, 44 anni, che il mondo del gossip conosce per essere la moglie di George Clooney.
Ma prima ancora di diventare la “fortunata” che è riuscita ad accaparrarsi uno degli uomini più ambiti di Hollywood, Amal è una dei più esperti avvocati ed accademici specializzati in diritto internazionale e diritti umani, impegnata in diverse importanti cause civili. E ora la prospettiva si ribalta: il “fortunato”, se guardiamo bene, ora sembra essere Clooney.
Le parole di Amal Alamuddin, «ostinatamente determinata»
«Devi essere ostinatamente determinata quanto ti scontri con persone il cui potere e la cui esistenza dipendono dal continuare a commettere gravi abusi», ha dichiarato Amal Clooney in una rara intervista, rilasciata alla giornalista e Premio Nobel per la Pace Maria Ressa, nominata Persona dell’Anno nel 2018. «Quindi, come non si vogliono arrendere loro, non possiamo assolutamente arrenderci nemmeno noi».
E le parole di Amal sono apparse quasi profetiche quando, una settimana prima del lancio di questo progetto, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato alle sue forze armate di invadere l’Ucraina.
Le immagini della fuga della popolazione hanno richiamato alla mente un’altra crisi umanitaria dell’anno scorso, quando i talebani sono tornati al potere in Afghanistan. Zahra Joya, fondatrice di Rukhshana Media e una delle poche giornaliste del Paese, è stata evacuata a Londra.
Ma lei e il suo team di reporter donne sia dall’Afghanistan che dall’estero continuano a monitorare le questioni che riguardano le afghane. «Stiamo cercando di scrivere per la nostra libertà», ha detto Joya – anche lei tra le 13 donne dell’anno del Time – ad Angelina Jolie, qui in veste di giornalista.
Le altre donne nominate dal Time
Oltre ad Amal Alamuddin e Zahra Joya, tra le altre donne selezionate dal Time c’è Kacey Musgraves, cantautrice statunitense, sei volte vincitrice ai Grammy Award e una delle artiste di maggior successo del contemporary country.
Poi c’è Kerry Washington, attivista ancor prima che una star. Conosciuta principalmente per il ruolo di Olivia Pope nella serie televisiva Scandal, dopo le elezioni del 2016 si è buttata nell’attivismo politico.
Segue Tracy Chou, che combatte abusi, razzismo e sessismo sui social media, e arriviamo ad Allyson Felix, velocista statunitense, detentrice del record mondiale delle staffette 4×100 m e 4×400 m mista. L’atleta ha avuto un grande 2021: le sue due medaglie a Tokyo 2020 l’hanno resa la donna più decorata di tutti i tempi in pista. Ha gareggiato indossando scarpe fatte da Saysh, il marchio di lifestyle femminile che ha lanciato poche settimane prima dei Giochi.
Imprenditrici, poetesse e ostetriche
Poi c’è Adena Friedman, dirigente d’azienda statunitense, dal gennaio 2017 CEO del NASDAQ. È la prima donna ad occupare questo incarico. Nell’elenco ci sono anche Amanda Gorman, poetessa e attivista statunitense, Sherrilyn Ifill, professoressa di diritto e presidente e consigliere di amministrazione del Fondo per la difesa legale NAACP, oltre che settima presidentessa del Legal Defense Fund.
Sotto, Sherrilyn Ifill
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Ci sono anche Jennie Joseph, una delle ostetriche più qualificate al mondo, attivista e vera autorità in ambito di salute delle donne e dei bambini, Amanda Nguyen, attivista, CEO e fondatrice di Rise, un’organizzazione che si batte per i diritti civili. Chiudiamo con Michaela Jaé Rodriguez, prima transgender a ricevere una nomination come miglior attrice agli Emmy Awards e a vincere un Golden Globe.
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