Kosovo, alta tensione al valico con la Serbia
I manifestanti si sono spinti fino a poche decine di metri dalla linea di frontiera
PRISTINA – Alta tensione oggi al valico di Jarinje, nel nord del Kosovo al confine con la Serbia, dove alcune centinaia di persone hanno manifestato, in territorio serbo, a sostegno dei serbi del Kosovo, che da nove giorni attuano blocchi stradali e barricate per protesta contro l’arresto di due ex agenti serbi della polizia kosovara e per la presenza al nord a maggioranza serba di ingenti unità della polizia speciale di Pristina.
Stando ai media a Belgrado, i manifestanti – giunti anche da Montenegro e dalla Republika Srpska, l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina – si sono spinti fino a poche decine di metri dalla linea di frontiera, ma sono stati bloccati e respinti da un massiccio cordone di poliziotti serbi. Dall’altra parte del confine, in territorio kosovaro, la Kfor, la Forza Nato in Kosovo, ha notevolmente rafforzato la sua presenza, unitamente alla polizia locale del Kosovo.
Le truppe Nato, per rafforzare la sicurezza, hanno dispiegato una barriera di filo spinato, motivando il rafforzamento delle proprie truppe con la possibile presenza di “gruppi criminali tra i dimostranti”. Momenti di tensione si sono avuti nel corso di tafferugli tra manifestanti e polizia serba, che è poi riuscita a respingere la folla nel pomeriggio. Una targa con la scritta ‘Accordo di Bruxelles’ è stata data alle fiamme, con i dimostranti che scandivano ‘Mai frontiera – il Kosovo è Serbia’. I blocchi stradali e le barricate da parte dei serbi, che vanno avanti da nove giorni, creano notevoli difficoltà nelle comunicazioni al nord e nei passaggi transfrontalieri per la chiusura dei due valchi di Jarinje e Brnjak.
Ieri il ministro dell’interno kosovaro Xhelal Svecla aveva detto che Pristina è in grado di rimuovere i blocchi, aggiungendo che le autorità kosovare esaminano la situazione in coordinamento con la comunità internazionale, valutando le possibili risposte. Un segnale questo che potrebbe preludere a un possibile intervento per rimuovere le barricate. Da giorni si moltiplicano gli appelli, in primo luogo da Ue e Usa, per la fine delle proteste e una normalizzazione della situazione. Per la rimozione dei blocchi i serbi chiedono il rilascio degli ex poliziotti arrestati e il ritiro delle unità della polizia speciale inviate da Pristina al nord.