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La vicenda dell’avvocato del Foro di Potenza, Antonio Murano, approda in Parlamento. Il senatore Giuseppe Luigi Cucca di Italia Viva ha preparato un’interrogazione orale con carattere d’urgenza indirizzata alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia.

Lo scorso 24 marzo Murano è stato impossibilitato a partecipare ad un’udienza penale per motivi di salute certificati dal medico. In quella occasione ottenne dal presidente del collegio giudicante il differimento ad altra data. Il pubblico ministero Giuseppe Borriello ha chiesto però la verifica delle condizioni di salute dell’avvocato assente in udienza e la trasmissione del certificato medico alla Procura delle Repubblica. Entrambe le richieste sono state respinte dal giudice. Il legale ha ricevuto lo stesso la visita dei carabinieri, disposta dal pm, che hanno accompagnato un medico nella dimora del professionista per verificare il suo effettivo stato di salute. Qualche ora dopo, i militari dell’Arma hanno ascoltato anche l’anziana madre dell’avvocato, il figlio (anch’egli togato del Foro potentino) ed il fratello. Ma le verifiche non si sono fermate qui. Coinvolto pure il medico. È stato trattenuto per circa tre ore nella caserma dei carabinieri di Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, attinto da decreto di perquisizione locale e personale e decreto di sequestro del telefonino. Inoltre, i carabinieri si sono recati, in assenza dell’avvocato Murano, presso il suo studio legale per acquisire le registrazioni della videosorveglianza. Una richiesta anomala tale da legittimare atti invasivi della privacy. Tutto si è verificato senza che Murano ricevesse un’informazione di garanzia o qualunque altro provvedimento, a fronte di azioni fortemente invasive del campo professionale e privato.

«Quanto accaduto nel Tribunale di Potenza – dice al Dubbio il senatore Cucca – mi ha lasciato davvero senza parole. Mi sto abituando a tutto, ma trattare così un avvocato non può che farmi preoccupare. Stiamo vivendo un momento di grandi tensioni per quanto riguarda i rapporti tra avvocatura e magistratura. I magistrati devono rispettare la legge e non sentirsi al di sopra». L’interrogazione presentata da Cucca, che è anche avvocato, mira a chiarire tutti i contorni della vicenda. «Voglio sapere – spiega il senatore – se la ministra Cartabia è a conoscenza dei fatti e quali sono i suoi intendimenti in merito. Inoltre, voglio conoscere le iniziative che la ministra ritiene di adottare per prevenire il ripetersi di vicende come quelle accadute presso il Tribunale di Potenza. È emerso da quanto si apprende che il potere requirente ha tentato di interferire, travalicando i propri poteri e le proprie competenze, su decisioni già assunte dall’organo giudicante. Occorre evitare che, tramite azioni sproporzionate e ingiustificate, si possano incrinare i rapporti di leale collaborazione che devono sussistere tra magistratura e ordine forense». Inoltre secondo il parlamentare di Italia Viva, l’iniziativa intrapresa ha l’obiettivo di far svolgere un’ispezione nel Tribunale di Potenza ed una segnalazione del caso al Procuratore generale della Corte di Cassazione. «Spero – conclude Cucca – che quanto accaduto all’avvocato Murano ottenga la massima attenzione da parte del Consiglio nazionale forense».

Intanto, il Coa di Potenza ha convocato l’assemblea straordinaria degli iscritti il prossimo 1 aprile per discutere sul caso Murano e decidere quali iniziative intraprendere.