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In Sicilia, tra le rinomate bellezze naturalistiche e storiche, è possibile anche percorrere un itinerario che coniuga sentieri e cultura: la Strada degli Scrittori. Parliamo della Strada Statale 640, precedentemente chiamata “di Porto Empedocle”, che è stata ribattezzata in questa maniera in onore dell’itinerario che ripercorre i luoghi vissuti e amati dagli autori siciliani e quelli descritti nei loro romanzi.

La Strada degli Scrittori, il progetto

Un progetto interessantissimo che è nato da un’idea del giornalista Felice Cavallaro e che conserva la memoria di grandi autori come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Pier Maria Rosso di San Secondo e molti altri.

A marzo del 2017 è stato presentato il programma di valorizzazione e sono stati predisposti gli appositi cartelloni turistici. Il primo è stato posizionato nei pressi della località San Pietro, facente parte del comune di Agrigento. Tutti gli svincoli interessati sono stati in seguito dotati di segnali stradali turistici per individuare le tappe fondamentali del percorso.

La Strada degli scrittori, le tappe più importanti

Come detto in precedenza, la Strada degli Scrittori corrispondente alla SS 640. Un itinerario che unisce cultura e turismo nei luoghi siciliani che hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza. Da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento fino a Caltanissetta: attraverso la Valle dei Templi, unisce i luoghi che sono stati la linfa vitale di questi grandi autori, in un circuito turistico-culturale che conduce il visitatore non solo a scoprire, ma anche a intrattenersi per godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche, apprezzando contemporaneamente la tradizione enogastronomica.

Valle dei Templi sicilia

Un angolo della Valle dei Templi

Pochi chilometri che sono in grado di regalare l’emozione di scoprire le zone vissute dagli scrittori o descritte nelle loro opere. Allo stesso tempo, però, si possono anche esplorare autentici tesori. Un percorso unico fatto di teatri, castelli, palazzi, musei, paesaggi mozzafiato: dal Caos, casa natale di Pirandello, fino alla sua Girgenti, i cui personaggi hanno ispirato i romanzi e le novelle, o su alla Cattedrale, dov’è conservata la lettera del diavolo, manoscritto di Suor Maria Crocifissa, la Beata Corbera citata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel “Gattopardo”.

Ma non è finita qui. Grazie a questo itinerario potrete tuffarvi nei segreti della Scala dei Turchi e dalla miniera di sale di Realmonte, fino alla marina di Vigata descritta da Andrea Camilleri, l’attuale Porto Empedocle, dal porto con la maestosa Torre Carlo V, fino ai templi dell’area archeologica di Agrigento con l’incredibile Giardino della Kolymbetra, immerso nell’antica Akragas, come riferisce Pirandello ne “I vecchi e i giovani”; dalle miniere di Racalmuto, fino al Castello Chiaramontano e al teatro Regina Margherita, dove rivivere le pagine di “Morte dell’Inquisitore”, o ancora alla Noce, oasi che Sciascia considerò sempre il luogo ideale in cui ritirarsi a scrivere.

Scala dei Turchi sicilia

La maestosità della Scala dei Turchi

Lo svincolo di Racalmuto della nuova statale 640, a 600 metri da contrada Noce, rappresenta il primo accesso dei visitatori al percorso dedicato agli scrittori agrigentini. L’area include anche altre opportunità di scoperta, come Favara, borgo dello scrittore Antonio Russello, dove è attivo grazie alla grande intuizione del notaio Andrea Bartoli e della moglie Florinda, il sito di arte contemporanea Farm Cultural Park.

Poi ci si può spingere fino a Mosè, dallo svincolo della Mosella, lasciandosi alle spalle Agrigento per trovarsi al cospetto della Rupe Atenea, percorrere il sentiero che porta alla residenza di campagna del Barone Agnello, tra granai, uliveti e campi di maggese, e ritrovare le memorie che hanno ispirato “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby; oppure tornare sulla statale e ripercorrerla tutta fino a Caltanissetta, che Sciascia definì come la “piccola Atene”, vero e proprio cenacolo culturale, che ebbe come protagonisti gli intellettuali del tempo, come Vitaliano Brancati, Stefano Vilardo, Massimiliano ed Emanuele Macaluso e molti altri.

Insomma, grazie alla Strada degli Scrittori è possibile scoprire una Sicilia ancora più bella e, da alcuni punti di vista, anche più autentica.