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Davanti al camino, su un tavolo Pinus curvo su misura (Studio Asaï), un vaso Spiky (Cecile Mastelen). Intorno, sedie CH47 (Carl Hansen). Panche rivestite in tessuto Bruder (Marta Mantero). Sulla parete, due applique in Alabastro Ada (Allied Maker per Triode), a sinistra, due mazze brasiliane (Galerie Bessa Pereira).

© Karel Balas

Pochi materiali che hanno il compito importante di rivisitare questo piccolo edificio tradizionale, tipico di questa regione del Portogallo forgiata dal vento. Anche qui, il punto di partenza è la pavimentazione in zellige, un’idea forte la cui bellezza pura ispira un senso di rispetto verso il luogo. Da questi rettangoli regolari – ma non dello stesso colore – sui quali si cammina a piedi nudi per sentirli meglio – dopotutto, si è in vacanza -, allo stesso tempo morbide e ruvide, e il cui rilievo è dovuto agli effetti dei toni chiari, emerge una bellezza sensoriale che rende superflui tappeti e rivestimenti. Da quel momento in poi, Antoine Simonin si è tenuto lontano, come è tipico della sua pratica, dall’eccesso decorativo. Con un approccio improntato a durabilità, sostenibilità e disponibilità locale dei materiali, ha aggiunto il rivestimento in pino, che abbonda nella regione e che, tinto e lavorato a doghe verticali, permette di seguire le curve delle pareti. L’intonaco delle pareti e la pittura a calce completano l’insieme, così come la moquette kaki nelle stanze e una pietra locale, il marmo Estremoz, utilizzato per i tavolini e i mobili progettati dallo Studio Asaï. I mobili scelti sono di Karl Hansen, di Pretziada “un duo di designer che utilizza mobili tradizionali della Sardegna, molto rustici, fatti con la corda, che si abbina bene alle sedie di paglia di Karl Hansen… Mobili troppo preziosi non avrebbero senso qui”, dice Antoine Simonin. In questa nuova ma rispettosa narrazione della storia dell’edificio, notiamo piccoli sgabelli da mungitura o i sedili del bar in cucina, mobili in pino giapponese di un minimalismo rudimentale che lascia vedere l’estetica dei suoi assemblaggi, viti e giunture da incastro.