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Redazione 26 maggio 2022 10:00

Al 25 maggio il totale dei casi di vaiolo delle scimmie confermati nel mondo supera quota 200. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, a quella data risultavano 219 casi confermati. Oltre 100 di questi casi confermati (118, secondo l’ultimo aggiornamento che però non ha ancora censito le ultime segnalazioni e vede anche l’Italia ancora ferma a quota 5) sono segnalati da 12 Stati membri dell’Ue/Spazio economico europeo, tra cui l’Italia. “Non ci sono stati morti. La presentazione clinica è generalmente descritta come lieve”, aggiunge l’Ecdc.

La maggior parte dei casi, spiega il centro Ue, presentano lesioni cutanee in zone intime, elemento che “indica che la trasmissione probabilmente si è verificata durante uno stretto contatto fisico”. Questa è la prima volta che vengono segnalate catene di trasmissione in Europa senza legami epidemiologici noti con l’Africa occidentale o centrale, dove questa malattia è endemica, ricorda l’Ecdc. Il numero più elevato di casi in Ue si concentra in Spagna e Portogallo (rispettivamente 51 e 37 i casi inseriti nel conteggio Ecdc). I Paesi che segnalano casi al di fuori dell’Ue/See, includono il Regno Unito (71), e poi Argentina (1 caso sospetto), Australia (2), Canada (15) Israele (1), Stati Uniti (9), Svizzera (2), Emirati Arabi Uniti (1 con una storia di viaggio in Africa occidentale) e Marocco (3 casi sospetti).

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