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C’è qualcosa che Jaime Hayón non ha ancora fatto? Ogni volta che glielo chiediamo, ci sorprende raccontandoci di un nuovo progetto in cui è impegnato, e ancora una volta ci lascia completamente a bocca aperta: set di piatti, mobili, una collezione uomo per Zara, una giostra per Swarovski, una VIP lounge per The Hyundai, un parco giochi per bambini a Seul, per citarne solo alcuni. Ma partiamo invece dalla fine, con il suo progetto più recente: ha appena collaborato con Cartier alla presentazione a Madrid della collezione di alta gioielleria Beautés du Monde, per la quale è stato incaricato di ristrutturare gli interni dell’ex sede dell’ambasciata britannica, uno degli edifici brutalisti più belli della capitale.

Ma non è l’unico spazio che ha inaugurato da poco. Con uno spirito e un obiettivo diversi, Jaime Hayón ha progettato una casa a Valencia, la città in cui ha stabilito il suo studio e dove vive attualmente. Ma la sua nuova casa non è per lui, né per la sua famiglia: è per voi, artisti e designer. È il suo dono a tutti i creativi del mondo.

In uno dei living, il tavolino Sticks, un design di Jaime Hayón del 2017, per Wittman******. A parete, un’opera di Théo Viardin del 2022, per Wittman. Galleria L21

© Yves Drieghe. Courtesy Hayón Studio

Una casa per creativi

Situato nel centro di Valencia, l’appartamento si trova in uno dei suoi luoghi più emblematici, nei pressi di Plaza del Ayuntamiento. La zona è piena di splendidi ristoranti, caffè e locali interessanti, oltre che da teatri, musei e istituzioni artistiche. A pochi passi di distanza si trova il Mercado Central, dove si inizia a percepire che ci si trova nel “territorio di Hayón” (il designer ha infatti curato il décor di UNO, un chiosco di cibo healthy da asporto).

L’edificio del 1920 presenta numerosi dettagli Art Déco sia sulla facciata che all’interno, soprattutto nel ricco soffitto a cassettoni in gesso. La residenza è arredata con opere d’arte come ceramiche, lampade e accessori, sculture e dipinti, oltre a splendidi arredi selezionati da Jaime Hayón o disegnati esclusivamente da lui, che serviranno da ispirazione per gli ospiti che alloggeranno temporaneamente nella residenza per artisti.

La facciata dell’edificio presenta diversi dettagli Art Déco, come lesene e finiture geometriche.

© Yves Drieghe. Courtesy Hayón Studio

Le modanature originali del soffitto sono state recuperate grazie a un accurato lavoro di restauro.

© Yves Drieghe. Courtesy Hayón Studio

Sebbene alcuni mobili e decorazioni provengano da mercatini dell’usato (ad esempio una delle sedie verdi, laccata e rimessa a nuovo), la verità è che lo spazio è una sorta di catalog raisonnée in miniatura dei pezzi usciti dalla mente inquieta e versatile di Hayón negli ultimi anni, come la sedia Catch per &Tradition, o il vaso Oceanographic, di Maison Matisse. Altri sono pezzi ambiti del design del XX secolo, come la lampada Flower Pot vp9 di Verner Panton, color corallo, o la poltrona Fiorenza, un progetto del 1952 di Franco Albini per Arflex.