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Un discorso di alto profilo quello tenuto da Giorgia Meloni presso il Museo ebraico di Roma alla presenza di Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica e del Rabbino Capo di Roma, in occasione della festa di Hanukkah.

La festa ebraica di Hannukkah

La festa celebra la vittoria dei Maccabei sui Seleucidi nel 164 a.C. e il miracolo della riconsacrazione del Tempio. In occasione infatti, della purificazione, ci si rese conto che purtroppo era rimasta una sola ampolla di olio e che questa sarebbe bastata per far ardere le candele soltanto per un giorno. Ebbene, miracolosamente, questa sola ampolla consentì di accendere le candele anche per i giorni restanti.

Quest’anno la festa di Hanukkah si festeggia dalla sera del 18 Dicembre fino al 26 Dicembre.

E proprio ieri, Giorgia Meloni è intervenuta a Roma in occasione dell’accensione delle candele per la festività delle luci.

La reislienza ebraica come insegnamento per i popoli

Il Presidente del Consiglio, visibilmente commosso ha lodato la capacità di resilienza del popolo ebraico che, innanzi alle persecuzioni subite nella sua millenaria storia, ha sempre trovato la forza per far risplendere la luce sull’oscurità.

Il valore simbolico della festa proprio questo sta a significare. Che tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una sola candela quando questa è animata dalla speranza, per citare il discorso del premier Meloni.

E quale è il “segreto” della resilienza del popolo ebraico? La forza dell’identità e delle sue tradizioni che gli ha consentito di resistere anche alla barbarie delle leggi razziali e alle conseguenti persecuzioni pagandone un prezzo altissimo ma resistendo.

La consapevolezza di chi si è come mezzo di sopravvivenza e come simbolo di vita, è una costante del popolo ebraico che lo ha reso forte seppur nelle tragedie.

L’identità che arricchisce e non divide

Un’identità – per Meloni – che non esclude ma che arricchisce, che ci rende parte di un’unica storia nel rispetto delle differenze che, anzi, sono un valore aggiunto per la comunità nazionale.

Perché solo se siamo consapevoli di ciò che si è – questo il messaggio di Meloni – è possibile aprirsi con sincerità all’altro, contaminare contaminandosi. Alla luce di ciò, non vi è dubbio, quindi, che la comunità ebraica sia pienamente parte integrante dell’identità italiana. Gli ebrei dalla loro travagliata storia hanno saputo trarre questa importante lezione: arricchire la comunità nazionale senza rinunciare alla propria specificità e alle proprie tradizioni.

Una lezione che tutti dovremmo far nostra, specialmente in un momento in cui la cronaca ci consegna uno sconfortante quadro di personaggi attaccati a beni materiali senza alcuna considerazione, invece, per la profonda identità europea.

La chiara posizione della Presidente Durighello

Di certo, una lezione per quelli che continuano ad accusare Giorgia Meloni di nostalgismo fascista.

Ebbene per costoro, valgano le parole di Ruth Durighello la quale, nell’esprimere plauso per il discorso di Meloni anche con riferimento a quanto dalla stessa dichiarato qualche giorno fa alla commemorazione dei giornalisti romani di religione ebraica perseguitati dal nazifascismo, ha riconosciuto la definitiva cesura con il fascismo. “Non perché non conoscessi le sue posizioni già da prima che ricoprisse questo incarico ma perché ritengo che nel suo ruolo di presidente del Consiglio, queste parole contribuiscano a contrastare definitivamente le ambiguità che in una parte del Paese sono ancora presenti sul fascismo e sulle sue responsabilità”.

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