Gina Lollobrigida, la “Lollo”, non c’è più. O meglio, non c’è più nella quotidianità del mondo reale, che ha abbandonato oggi, a 95 anni di età, molto dopo essere entrata stabilmente nell’immaginario di molte generazioni in tutto il mondo.
Gina Lollobrigida è stata un’icona: di bellezza certo, di una certa italianità, di un certo cinema italiano prima e hollywoodiano poi. Gina, o la Bersagliera che al fianco di Vittorio De Sica in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini viene premiata con l’Orso d’argento al Festival di Berlino (1953). Una carriera cinematografica iniziata in Italia e proseguita a Hollywood: sette David di Donatello grazie alle sue interpretazioni nel cinema del neorealismo: con Pietro Germi (La citta’ si difende) e con Carlo Lizzani (Achtung banditi). Il primo successo personale è francese: Fanfan la Tulipe con Gerard Philipe nel 1952. Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e diventa diva in patria con Pane amore e fantasia.Dai primi anni 50 diventò protagonista di produzioni internazionali di Hollywood da Il tesoro dell’Africa, di John Huston a La donna più bella del mondo, di Robert Z. Leonard al fianco di Vittorio Gassman, da Trapezio di Carol Reed con Burt Lancaster e Tony Curtis, a Sacro e profano di John Sturges con Frank Sinatra e Steve McQueen, e molti altri ancora. Nel 1961 Torna a Settembre di Robert Mulligan con Rock Hudson, Bobby Darin e Sandra Dee le valse un Golden Globe come migliore attrice.
Gina Lollobrigida negli ultimi anni della sua vita si è dedicata soprattutto all’arte e alla fotografia, sua grande passione da sempre, con molte mostre, e un ultimo libro di disegni.