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Fuorisalone 2022: l’utopia è protagonista del 5Vie Design District 

«Una mappa del mondo che non contempla l’utopia non è degna nemmeno di uno sguardo», scriveva Oscar Wilde. Oggi, con lo stesso obiettivo di individuare le ubicazioni possibili di questo luogo “non-luogo” tanto agognato dal saggista irlandese, il distretto 5Vie propone una selezione di mostre ed eventi – in occasione della Milano Design Week (dal 6 al 12 giugno) – dall’audace titolo: Prototyping Utopias. A metà fra arte e innovazione, classicismo e artigianato, lo scopo è proprio quello di affiancare le utopie al recupero della mano d’opera. D’altronde è proprio quest’ultimo (il lavoro artigianale), ad essere il fil rouge del circuito 5Vie che motiva le botteghe che ne fanno parte. 

Archizoom Associati, Superonda, divano, Poltronova, Villa Strozzi, 1967.Courtesy of Centro Studi Poltronova Archive

E così, la nona edizione della manifestazione sarà dedicata al collettivo radicale Archizoom Associati che, già sessant’anni fa si era interrogato sulla possibilità di creare oggetti utopici e fuori dagli schemi.

«Al progresso scientifico, frutto dell’intelligenza che spiega tutto e dell’eleganza che salva tutto (disinnescando le micce ed apparecchiando sorridente il futuro). Preferiamo un cartaceo orizzonte radioso solcato dall’arcobaleno», Archizoom Associati – in Domus 455 / ottobre 1965.

A raccontare le tendenze radicali che hanno scritto la storia del design, spetta quest’anno al Centro Studi Poltronova – presso l’headquarter di 5Vie, in via Cesare Correnti 14 –  con un focus dedicato al lavoro di Archizoom, attraverso un angolo lettura dove poter consultare i volumi della collana Le Monografie di Poltronova, direttamente sull’iconico divano Superonda che, per l’occasione, sfoggia la sua nuova veste Farfalla.

Work in progress Woven Whispers di Richard Yasmine, produzione 5Vie.Courtesy of 5Vie

Cosa vedere in 5Vie?

Tra le mostre in programma, il designer Richard Yasmine torna in presenza – dopo la sua partecipazione virtuale nell’edizione 2021 – con una collezione di arredi handmade, ispirati all’incontro tra Occidente e Oriente. Woven Whispers, è questo il nome della sua installazione, un monumentale pilastro monolitico che si innalza imitando gli edifici antichi. Una sorta di torre di Babele contemporanea, simbolo di comunicazione, unione e armonia tra gli esseri umani. Con Athens Design Forum va invece in scena ROUTE-IN di Rooms Studio. L’opera sviluppa la ricerca dello studio di Tiblisi sullo spazio pubblico come asse cardinale di una società. Presso il food concept store Erbert, la proposta di Astrid Luglio racconterà visivamente il contatto tra cibo e design, mescolando gli arredi con le materie prime alimentari.

Tom Fereday in collaboration with Rakumba Lighting.Courtesy of 5Vie

Tra i numerosi appuntamenti anche due mostre collettive: Surfing the Surface I e II. Invece, nella splendida cornice della Galleria dei Benefattori, Ahu presenterà Modern Heirlooms (Cimeli Moderni), giovane studio, con sede a Londra e a Istanbul, che disegna pezzi da collezione prodotti da maestri artigiani turchi. The Empty Dinner porterà invece in scena Absence Stool, un’opera ispirata al senso della perdita; mentre Tom Fereday esporrà Port Light, un omaggio al vetro cristallo. Palazzo Litta ospiterà invece diverse mostre tra cui Doppia Firma, un progetto di Fondazione Cologni e Michelangelo Foundation, che presenta oggetti e arredi che nascono dall’incontro tra designer e artigiano. Presenza speciale quella di Ferruccio Laviani, autore di un’installazione site specific che guarda al ricco apparato decorativo dell’edificio barocco.

With pulpo L.O.V.E.BANK.Courtesy of 5Vie

E ancora HoperAperta con La Superficie Assoluta, un tema ispirato al lavoro del filosofo francese Raymond Ruyer. Le sperimentazioni degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, con la mostra MUTAZIONI – Progetti e idee di presente in collaborazione con Vaia. Via Santa Marta 21 è invece la location giusta per scoprire i lavori del duo Formafantasma per Maison Matisse, il brand fondato dalla famiglia del pittore francese. Si prosegue poi con il Laboratorio Parravicini di via Nerino 8 con le sue collezioni ceramiche e il negozio The Cloister che ospita un’esposizione curata da Sam Baron. Insomma, questi e molti altri gli eventi in programma nell’ampio palinsesto di 5Vie, che trasformano la città di Milano in un vero e proprio laboratorio per la prototipazione di utopie possibili.

Little monsters / scary beasts.Courtesy of 5Vie