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Si chiamano Fiocchi di Neve, anche se alcuni li commercializzano anche col nome di Nuvole, e sono un vero e proprio prodigio gastronomico che in pochi anni è entrato a pieno merito nel catalogo dei classici della pasticceria napoletana e ha scalato le vette del gradimento per i palati partenopei e non solo. Basti pensare che l’inventore dei Fiocchi di Neve, Ciro Scognamillo della pasticceria Poppella nel Rione Sanità a Napoli, è passato dal venderne una ventina al giorno a distribuirne migliaia in città, ma anche in tutta Italia ed Europa, triplicando anche i punti vendita del brand! Andiamo alla scoperta della storia e dei segreti di queste morbide e piccole brioche ripiene di una crema di ricotta di pecora e latte fresco.

Che cosa sono i Fiocchi di Neve e come sono fatti

Cosa sono quindi questi piccoli scrigni di bontà? Innanzitutto, dobbiamo dire che la ricetta dei veri Fiocchi di Neve è segreta e Ciro Scognamillo ci tiene a non rivelare dettagli su procedimenti e ingredienti – e, come detto, i tentativi di imitazione sono davvero numerosi.

Di fondo, comunque, il Fiocco di Neve originale è un dolce di forma sferica, composto da una soffice brioche che accoglie una crema vellutata bianca a base di ricotta di pecora e latte fresco, leggera e dalla consistenza delicata. Leggero e spumoso come la neve, il fiocco è completato da una spolverata di zucchero a velo che rafforza il gusto dolce (tipico della pasticceria meridionale), ed è poi declinato anche in versioni alternative come quella al cioccolato o al pistacchio.

Chi ha inventato i Fiocchi di Neve di Poppella

Impossibilitati a investigare direttamente il prodotto, vista la riservatezza di Poppella, possiamo però fare un piccolo salto indietro nel tempo e raccontare la storia del “papà” dei Fiocchi di Neve: di questo dolce, infatti, conosciamo bene l’inventore e i dettagli sulla creazione, anche se come detto nel tempo sono nate tantissime “imitazioni” o comunque dolci che somigliano ai Fiocchi di neve originali.

Ad ogni modo, quelli veri si devono alle intuizioni di Ciro Scognamillo, che dal 2005 ha preso in gestione l’attività di famiglia con la storica panetteria Poppella, nel cuore del quartiere Sanità di Napoli (lo stesso che diede i natali al grande Totò), trasformando il core business dalla panificazione alla produzione dolciaria. Il marchio Poppella nasce in realtà nel lontano 1920 e rappresenta la fusione di nomi dei “capostipiti” di questa attività, ovvero Raffaele Scognamillo e sua moglie Giuseppina Evangelista, chiamati con i vezzeggiativi rispettivamente di Papele e Puppnella. Nel 1960 la gestione passò nelle mani del figlio Salvatore, che aggiunge al pane anche la produzione di taralli ‘nzogna e pepe, mentre come detto nel 2005 c’è il terzo passaggio generazionale, che modifica ancora la proposta commerciale.

Come suo padre prima di lui, infatti, anche Ciro intuisce che Poppella deve ampliare la propria offerta, e punta però sulla produzione di dolci: dieci anni dopo arriva il momento che cambierà la storia del brand, con l’invenzione appunto dei fiocchi di neve, che è la punta di diamante di una pasticceria che presenta oggi un menu composto per metà da dolci della tradizione napoletana e per metà di proposte moderne declinate in torte, monoporzioni e pasticceria.

Secondo il racconto di Ciro Poppella, il fiocco di neve nasce dalla necessità e dalla volontà di creare un prodotto nuovo, sintesi della tradizione territoriale partenopea ma con aspetti del tutto innovativi: dopo aver trovato la formula giusta per la crema (crema di ricotta di pecora e latte fresco) serviva però un “contenitore” adatto a racchiuderla, come poi si è rivelato la brioche con 24 ore di lievitazione, non troppo dolce, leggera e profumata.

Eppure, il successo dei Fiocchi di Neve Poppella non è stato immediato: per i primi anni, ricorda Ciro, queste brioscine venivano semplicemente offerte in omaggio ai clienti abituali, ed è stato un evento benefico a permettere la loro diffusione. Nel 2015, infatti, Ciro decide di contribuire alla manifestazione organizzata dall’ente no profit “Tutti a scuola” per i ragazzi disabili, regalando migliaia di fiocchi di neve ai ragazzi e alle loro famiglie: dopo poche settimane, il passaparola innescato dall’evento porta alla diffusione del dolce anche in altri quartieri della città e i clienti iniziano a fare la fila davanti alla pasticceria per gustare questa prelibatezza. “Da 20 fiocchi alla settimana, all’improvviso, abbiamo avuto una richiesta costante e in crescita, e oggi facciamo migliaia di fiocchi di neve ogni giorno”, sintetizza il pasticcere napoletano.