Se Zelensky ha un merito, è quello di parlare chiaro. Mostrando di non gradire la visita del presidente tedesco Steinmeier, non ha chiuso le porte alla Germania o addirittura all’Europa, ma solo a Steinmeier. Non è il caso d’interpretare dei sottintesi nelle parole del presidente di uno stato in guerra (non voluta da lui) quando dichiara di voler stare con gli amici. In Germania non mancano gli amici dell’Ucraina, in Europa nemmeno. Ma Steinmeier non è sempre stato così amico dell’Ucraina.
Steinmeier è stato tra i principali sostenitori del gasdotto Nord Stream 2, che avrebbe legato ancora di più la Germania alla dipendenza russa sul gas (e sappiamo quanto questo sia oggi un grande problema per tutto l’occidente). E’ stato tra i sostenitori di uno spazio strategico di difesa europeo che comprendesse anche la Russia. Ma soprattutto ha elaborato una ‘formula’ per applicare i protocolli di Minsk sul Donbas che, se applicata così com’era, sarebbe stata la resa dell’Ucraina. La formula (una successione cronologica di passaggi) accoglieva la richiesta russa di elezioni locali in Donbas dopo una legge ucraina sull’autonomia dei territori, ma non parlava di ritiro delle truppe russe dai territori stessi. Questo punto sarebbe stato da elaborare separatamente. Ma, senza il ritiro militare russo dal Donbas, quali libere elezioni ci sarebbero state? Guarda caso, è stata proprio la Russia a spingere più volte per applicare la formula Steinmeier senza contrattare ulteriormente.
“Abbiamo mantenuto in vita dei ponti ai quali la Russia non credeva più e rispetto ai quali i nostri partner ci avevano più volte avvertito”, ha detto il presidente tedesco dopo l’invasione russa del 24 febbraio. E anche: “La mia valutazione era che Putin non avrebbe rischiato la completa rovina economica, politica e morale del suo paese in nome della follia imperiale: in questo mi sono sbagliato, come anche altri”. Steinmeier ha molti modi per dimostrare coi fatti di essere diventato amico dell’Ucraina, come tanti suoi connazionali sono da anni. La passerella a Kyiv è il modo più mediatico (per lui) e meno utile (per l’Ucraina e la pace). E gli ucraini, soprattutto in questo momento, hanno certamente bisogno della Germania e dell’Europa, ma anche di ricevere e incontrare i veri amici.