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In questi ultimi anni la moda di lusso sta affrontando un cambiamento senza precedenti: le più importanti maison internazionali ma anche i marchi emergenti sembrano avere una sola missione, essere sostenibili.

Il nuovo luxury green è la tendenza preponderante del mercato e le scelte di molti stilisti e direttori creativi si orientano verso l’eliminazione pressoché completa di materie prime considerate molto inquinanti.

Prima tra tutte? Il cuoio.

La rivoluzione arriva dal Friuli: a pochi passi da Pordenone ha sede la storica conceria Presot che dal 1932 si vanta di produrre un cuoio del tutto naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche.

La produzione di cuoio sostenibile

Tutto parte dal processo di concia: questa azienda storica infatti utilizza soltanto tannini vegetali.

Non sono agenti chimici ed inquinanti ma sono radici, foglie e rami a dar vita all’inconfondibile tinta del cuoio di questa conceria unica nel suo genere.

Naturalmente questo pregiato materiale, trattato in modo così unico e speciale, non è passato inosservato.

Sono moltissime le maison di lusso internazionale che si forniscono presso la conceria Presot per le loro collezioni: da Gucci a Hermés, da Prada a Santoni realizzano le suole delle loro scarpe con questo innovativo e allo stesso tempo antico materiale.

Cuoio sostenibile: non solo concia green

Parlare di pelle e cuoio senza parlare di inquinamento sembra davvero un eufemismo.

Non solo infatti, nella produzione più tradizionale, gli agenti chimici per la concia sono molto inquinanti, ma anche tutto il processo produttivo di lavorazione rientra tra i più impattanti per l’ambiente.

Anche in questo caso la conceria friulana si distingue dalla concorrenza: raggiunge la totale sostenibilità ambientale alimentando i propri macchinari grazie a pannelli solari ed energia idroelettrica, proveniente dalle acque del vicino lago.

Questa filiera virtuosa rende la conceria una delle vere eccellenze del Made in Italy e fa da portavoce al messaggio per cui la sostenibilità nel lusso si può raggiungere anche nei campi più insperati.