edoardo-tresoldi:-un-monumento-per-le-procuratie-vecchie
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«L’architettura monumentale – dichiara Edoardo Tresoldi –  è un canto che tralascia la funzione per ritualizzare un pensiero attraverso un atto plastico. La storia dei popoli è un flusso ereditario di figure retoriche che ciclicamente si ripropongono; ridefiniscono i propri significati e stabiliscono simbolismi che non solo abbiamo imparato a leggere ma che, generazione dopo generazione, abbiamo assorbito come una sorta di linguaggio latente dell’inconscio collettivo. Così spogliando un monumento del proprio simbolismo, ciò che resta è un canto lirico virtuoso e malinconico, distaccato e solenne, eppure in cerca di contatto perché nasce per esprimersi, per essere prima manufatto e gesto e poi concetto e presenza. Con Monumento utilizzo il linguaggio retorico della colonna monumentale come riflessione sul nostro tempo e sulla retorica dei valori a cui ambisce la nostra società una società che ribadisce la necessità di ridefinire il concetto di forza, di rileggere il ruolo della fragilità che propone l’ascolto e il dialogo al centro delle relazioni interculturali.» 

Le Procuratie Vecchie saranno aperte al pubblico da mercoledì a lunedì, dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00). 

Roberto Conte