Quando si visita Istanbul conviene sempre guardare in alto, perché lo spettacolo migliore sta nei palazzi e in alcuni casi anche nei loro interni. Il fascino di quella che è considerata la “finestra sul Bosforo” è unico, proprio come quello dei suoi soffitti decorati in modo suggestivo e che non smettono di lasciare a bocca aperta.
Questo è vero come non mai quando si parla del palazzo Topkapi. Per secoli centro nevralgico e punto di riferimento dell’impero ottomano. Oggi è un luogo magico in cui riuscire a non essere sopraffatti dalla bellezza e in particolare da quella dei suoi soffitti è quasi impossibile.
La bellezza senza tempo dei soffitti
Pur avendo subito una serie di interventi nel corso dei secoli, quando si entra all’interno del palazzo di Topkapi, diventato patrimonio dell’Unesco nel 1985, non si riesce a non rimanere con il naso all’insù. Per ogni visitatore è una vera e propria delizia per gli occhi perché attraverso i soffitti può contemplare quella magnificenza tipica di un palazzo imperiale e in particolare della cultura ottomana.
I soffitti, molti dei quali a cupola, si snodano tra le quattro corti e trovano la loro piena espressione nell’Harem. Le volte sono riccamente decorate con mosaici intricati e variopinti tanto da poter essere definite delle vere e proprie opere d’arte. Il rosso, il blu e il giallo sono i colori che si ritrovano più di frequente, ma anche i soffitti che possono sembrare più “semplici” alla vista, sono impreziositi da elementi architettonici che richiamano di continuo la ricchezza dell’impero ottomano. La bellezza delle volte emerge ancora di più grazie alle altre splendide decorazioni delle stanze, come le armi incastonate di gioielli, i diamanti dalla brillantezza unica e altre pietre preziose di valore inestimabile.
Le origini del Palazzo Topkapi
Il Palazzo Topkapi è un luogo emblematico e magnifico che allo stesso tempo si contraddistingue per la cura dei dettagli e del particolare. Quando si entra dentro ogni ambiente si viene letteralmente travolti dalla sua sontuosità che trasmette a distanza di secoli l’antico sfarzo degli imperatori che ancora oggi intimidisce. Progettato per volontà del sultano Maometto II nel 1459, il luogo scelto a Istanbul per il palazzo non è stato casuale. L’edificio sorge infatti nel punto esatto in cui il Bosforo va a incrociare il cosiddetto Corno d’oro con l’obiettivo di dominare il Mar Marmara e garantire la giusta protezione. L’idea di Maometto II era quella di dar vita a un palazzo monumentale e mai visto prima da associare alla sua figura, tanto che furono necessari dieci anni per ultimare la costruzione. La pazienza del sultano fu ben ripagata: alla fine dei lunghi lavori, il palazzo di Topkapi copriva una superficie di ben 70mila metri quadrati in cui si alternavano cortili, giardini, padiglioni, grandi fontane di marmo, piccoli edifici e quella che forse è l’area più simbolica del palazzo, l’Harem.
È qui che Maometto II aveva fatto costruire le sue stanze private e gli alloggi delle odalische. Il palazzo ha conservato il suo status di residenza del sultano per quattro secoli, fino al 1855, ospitando 26 sultani delle 36 dinastie ottomane che si sono alternate in questo periodo. La magnificenza di Topkapi non è quindi soltanto dovuta a Maometto II, ma anche ai suoi successori che hanno apportatno una miglioria dopo l’altra all’edificio. Questo palazzo, con i suoi soffitti impareggiabili è la tappa imperdibile per scoprire la Istanbul più antica.