Deceduta per soffocamento in attesa della sentenza capitale
La donna di 49 anni era stata condannata a morte per avere annegato e ucciso due uomini
TOKIO – È morta per soffocamento, dopo aver mangiato un pasto in prigione, una detenuta in attesa della pena capitale in Giappone. Lo riferisce la stampa locale, spiegando che la 49enne Miyuki Ueta, incriminata per aver ucciso e annegato due uomini nel 2009 nella prefettura di Tottori, a ovest di Tokyo.
La donna, che era stata condannata nel 2017, è arrivata cadavere nella clinica dove era stata trasferita a seguito dell’incidente avvenuto sabato pomeriggio nel centro detentivo di Hiroshima.
Dopo il decesso di Ueta sono 105 i prigionieri in Giappone in attesa della pena di morte. Nel 2022 è stata ordinata una sola esecuzione: quella dell’ex impiegato d’ufficio 39enne Tomohiro Kato, giustiziato per aver ucciso 7 persone e ferite altre 10 in un incidente provocato con la propria automobile nel quartiere di Akihabara, conosciuto come la città elettrica a Tokyo, nel 2008.
Il Giappone, assieme agli Stati Uniti, è l’unico paese del gruppo dei G7 ad applicare la pena capitale.