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Redazione 06 maggio 2022 16:51

La Casa Bianca ha una nuova portavoce. Karine Jean-Pierre è stata nominata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden per occuparsi delle relazioni col pubblico per il governo statunitense. La sua nomina arriva in un momento in cui l’opinione degli Stati Uniti è spaccata in due sull’aborto e sui diritti civili: Jean-Pierre è infatti la prima persona nera e dichiaratamente omosessuale a ricoprire questa carica. 

La neo portavoce subentrerà a Jen Psaki, di cui era vice, poiché quest’ultima lascerà l’incarico il prossimo 13 maggio per diventare il nuovo volto dell’emittente progressista MSNBC. L’uscita di scena di Psaki non desta scalpore: è stata lei stessa, lo scorso maggio, a comunicare che avrebbe lasciato il suo ruolo perché “massacrante” e poco “conciliabile” con gli impegni familiari.

L’attivista poliglotta

Con Jean-Pierre, la comunicazione della Casa Bianca cambia immagine, peso e storia. Cresciuta nel Queens, il sobborgo multietnico di New York, la neo-portavoce è nata 44 anni fa nella Martinica da genitori haitiani emigrati negli Stati Uniti. Le sue origini le hanno permesso di diventare fluente in inglese, francese, francese e haitiano creolo.

Dopo essersi laureata al New York Institute of Technology e ottenuto un master in Affari internazionali alla Columbia, ha intrapreso la carriera politica. Prima di diventare la vice di Psaki, Jean-Pierre aveva lavorato per la campagna presidenziale di Biden, dopo un’esperienza nell’amministrazione dell’ex presidente Democratico Barack Obama. In precedenza era stata consigliere e portavoce di MoveOn.org, una organizzazione in difesa dei diritti civili, e analista per Nbc e Msnbc.

Dal 2020, la neo-portavoce vive a Washington assieme alla sua compagna, la corrispondente della Cnn Suzanne Malveaux, e alla lora figlia. In un’intervista riguardo il suo essere apertamente gay e lavorare alla Casa Bianca ai tempi di Obama, Jean-Pierre aveva detto: “Ciò che è meraviglioso è che non sono l’unica, sono una tra tanti. Il presidente Obama non ha assunto personale Lgbtq, ma persone capaci che erano anche Lgbtq. Servire Obama essendo apertamente gay è stato un onore incredibile, mi ha fatto sentire parte di una amministrazione che considera importanti le tematiche omosessuali”.

La nuova “voce” degli Usa

La nomina di Jean-Pierre rispetta le promesse fatte in campagna elettorale dall’attuale presidente Biden, secondo cui sarebbero stati nominati alti funzionari che rappresentano le diversità degli Stati Uniti.

Jean-Pierre rappresenta gli Stati Uniti di oggi. Negli anni, la 44enne ha infatti maturato la sua esperienza di attivista per i diritti civili, impegnandosi per il riconoscimento dei diritti delle donne, degli afroamericani e degli ispanici.

La neoportavoce ha già dato prova delle sue capacità comunicative durante i briefing, mostrando di essere chiara e pronta a controbattere alle domande dei giornalisti. Caratteristica fondamentale per Washington, che porta avanti una battaglia anche sulla comunicazione con Mosca. Proprio dal Cremlino sono arrivate le congratulazioni a Jean-Pierre per la sua nomina.