Dal mondo degli arredi al vino, Alex Maccan rivolgeva spesso il suo sguardo su un antico casolare mentre rincasava. E così, un bel giorno, il suo desiderio si è trasformato in realtà. Quel podere, di proprietà di una nobile famiglia Venezia, è diventato suo nonché dimora dei suoi venturi vini, prodotti “alla sua maniera” in un habitat genuino, contadino. Dopo l’omaggio alle varietà autoctone (Ribolla Gialla, Friulano e Refosco) è arrivata la sfida con le internazionali Merlot e Cabernet Franc. E per farlo, Alex si è circondato di professionisti, a partire dalla moglie Marta, l’enologo Giovanni Ruzzene e l’agronomo Andrea Pittana. Le Monde arriva a realizzare presto in 100 ettari circa 700.000 bottiglie, frutto di uve raccolte tra Pasiano e Brugnera, in un mesoclima caratterizzato da venti e suoli composti da materiali calcarei-dolomitici. L’approccio alla viticoltura è raisonneè, Le Monde ha recentemente ottenuto la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata). Il risultato? Trattamenti interventisti nei confronti delle malattie ma finalizzati altresì a nutrire le viti e a mantenere il terreno soffice. Le siepi intorno al parco vitato, poi, formano una microfauna atta a contrastare gli attacchi di parassiti. Non ultimo, l’azienda impiega energia da fonti rinnovabili, riciclando anche gli scarti di potatura.
James’ Tasting
Cabernet Franc 2018 Vigneti Le Monde
Doc Friuli
La scelta di puntare su questa varietà risulta vincente, il bicchiere ci mostra come sia riuscita ad ambientarsi benissimo nei suoli friulani e di come non tema confronti con espressioni d’oltralpe. Troviamo tanta viscosità ed eleganza in un succo movimentato da una sorta di anatocismo, che restituisce ulteriore slancio e potenza. Aromi speziati e vegetali per una golata avvolgente, tonica e decisa.
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